La fase dai 42 i 63 anni potrebbe essere definita “fase di realizzazione dell’essere umano”. Durante questo periodo maturano i frutti della nostra esistenza, e a questo punto desideriamo offrirli al mondo, agli altri esseri umani.

Come potremmo farlo? Dobbiamo offrirli a chi non ha fame? Dobbiamo lasciarli marcire?

Forse potremmo far nascere negli altri un interesse per questi frutti, visto che sono maturi al punto giusto – metterli a disposizione in modo che chi ci circonda li possa cogliere da solo e gustare con gioia.
Possiamo trasformare le nostre forze fisiche, che stanno pian piano lasciando il nostro corpo fisico, in forze spirituali; fare questo significa incamminarci sul sentiero della saggezza.

Così come ho fatto per i primi tre settenni dedicherò un capitolo per ognuno degli ultimi tre.
In linea di massima in questa fase dovremmo aver raggiunto le nostre mete personali e poterci dedicare ora a scopi universali, avendo cura di ascoltare domande e necessità interiori.

42/49: nuova creatività,

nuovo punto di vista

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Si dice che la vita cominci a quarant’anni… Cosa inizia veramente a 40 anni?
A questa età il nostro io inizia a staccarsi dagli organi inferiori (si intende sia gli organi della riproduzione che le membra e il sistema metabolico).

Per fare un esempio fatichiamo a digerire, gli eccessi ci “restano sullo stomaco”; ci accorgiamo che la forza muscolare è un po’ calata, saliamo meno agilmente le scale di corsa… è un processo che riguarda in generale il sistema del ricambio e delle membra, ma si avverte soprattutto nella perdita di massa muscolare.
Anche l’apparato riproduttivo è coinvolto, si sciolgono le forze dall’apparato genitale e mentre nella donna può manifestarsi una premenopausa l’uomo reagisce intensificando l’attività sessuale.
Le forze che abbandonano gli organi si prestano ora a sviluppare una nuova creatività, ognuno a proprio modo; per esempio attraverso uno sbocco creativo nel campo professionale.

Si prova a dare risposta ad una domanda che in questo momento emerge:
Quali sono i doni e i talenti che fino ad ora ho lasciati sepolti ma che ora voglio riportare alla luce e mettere a disposizione di una nuova creatività?
Quali impulsi e nuove forze sento nascere dentro di me?

Siamo in una fase in cui siamo ancora attivi e pronti a intraprendere nuove iniziative; potremmo pensare di trasformare la nostra esperienza in qualcosa da cui altri possano imparare e trarre utilità.

Nell’uomo può insorgere il timore di perdere la propria posizione/status raggiunti nell’ambito professionale e a moltiplicare quindi la presenza sul lavoro a spese del tempo libero; può accadere invece, che nel rivestire il ruolo del mentore nei confronti delle nuove generazioni, si blocchi la condivisione delle informazioni per paura di perdere il proprio ruolo direttivo.

Nella sfera sentimentale accade sovente che le coppie divorzino dopo i 40 anni, per ragioni diverse; l’uomo che non ha saputo coltivare il lato sentimentale della propria anima, per rispondere all’affievolirsi delle forze fisiche, cerca conferme attraverso nuove avventure sentimentali, tentando di colmare dall’esterno le lacune dello sviluppo interiore.

La donna invece, si immerge interamente nella cura dei figli e/o nipoti, oppure se ha in precedenza dedicato tutte le sue energie alla famiglia, decide di dedicarsi finalmente a se stessa, magari iniziando un’attività inibita in precedenza.

A questo punto, potremo guardare alla nostra vita come fossimo in un luogo elevato e dal quale poter godere la vista di un panorama; avremo acquisito la capacità di comprendere i fenomeni del mondo esterno, le situazioni e ciò che è utile per affrontarle.
Ci troveremo nella situazione in cui poter trasmettere ai giovani le nostre esperienze e dovremo imparare a farlo senza coercizione, attraverso l’esempio e la disponibilità; sapersi mantenere nell’ombra fino a quando non si venga interpellati.

Sarebbe utile a noi stessi e alle generazioni a venire. trovare un modo nuovo di interagire con loro, maturare una nuovo atteggiamento che porti a riconoscere il valore del lavoro che compiono e aiutarli a formare in loro una maggiore obiettività.

Un nuovo stile di guida imparando a delegare e dare feedback costruttivi privilegiando giudizi oggettivi. L’impegno sarà quello di mettere in atto tutte le strategie utili al passaggio di testimone, un buon leader si evidenzierà soprattutto nella qualità di relazione e guida dei propri collaboratori.

È un periodo molto importante della vita di un essere umano, il settennio 42-49 è retto dal pianeta Marte, un periodo di grande attività e propedeutico al passaggio dall’attività puramente fisica a quella spirituale. Siamo di fronte a un bivio di fronte al quale siamo chiamati a una scelta. Da che parte proseguire nel nostro cammino?